Popolazione residente a Forlì del Sannio al 1 gennaio 2019

673 (maschi 324 - femmine 349) in 299 famiglie (2,3 persone per famiglia)

 

BILANCIO DEMOGRAFICO NATURALE 2018: 

NATI: 2 (femmine 2)

MORTI: 12 (maschi: 6 - femmine: 6)

SALDO NATURALE: - 10


BILANCIO DEMOGRAFICO MIGRATORIO 2018

EMIGRATI: 13 (maschi 4 - femmine 9)

IMMIGRATI: 13 (maschi 6 - femmine 7)

SALDO MIGRATORIO: 0


CURIOSITA'

Ultranovantenni: 24 di cui 2 sono 94enni (1 maschio e 1 femmina) massima età del paese al 1 gennaio 2019.

Ottantenni: 89 (maschi 35 - femmine 54)

Settantenni: 69 (maschi 28 - femmine 41)

Minorenni: 90 (49 maschi e 41 femmine)

Età più rappresentata: 55 anni (18 abitanti)

Diciottenni: 9 (4 maschi - 5 femmine)


Tasso di natalità: 2,9‰ (ovvero 7255° posto su 7914 comuni)

Tasso di mortalità: 17,7‰ (ovvero 1030° posto su 7914 comuni)

Classifiche Comune di Forlì del Sannio

  • è al 4777° posto su 7914 comuni per numero di componenti medi della famiglia
  • è al 7569° posto su 7914 comuni per % di Celibi/Nubili
  • è al 5817° posto su 7914 comuni per % di Divorziati/e
  • è al 122° posto su 7914 comuni per % di vedovanza
  • è al 542° posto su 7914 comuni per età media
  • è al 398° posto su 7914 comuni per indice di Vecchiaia
  • è al 7433° posto su 7914 comuni per % di residenti con meno di 15 anni
  • è al 403° posto su 7914 comuni per % di residenti con più di 64 anni
  • è al 6846° posto su 7914 comuni per % di stranieri sul totale della popolazione


Forli del Sannio: grafico degli abitanti nel tempo

 

 Fonte: ISTAT


1. Cosa sono i cookie?

I cookie sono piccoli file di testo che i siti visitati dagli utenti inviano ai loro terminali, ove vengono memorizzati per essere poi ritrasmessi agli stessi siti alla visita successiva. I cookie delle c.d. "terze parti" vengono, invece, impostati da un sito web diverso da quello che l'utente sta visitando. Questo perché su ogni sito possono essere presenti elementi (immagini, mappe, suoni, specifici link a pagine web di altri domini, ecc.) che risiedono su server diversi da quello del sito visitato.

2. A cosa servono i cookie?

I cookie sono usati per differenti finalità: esecuzione di autenticazioni informatiche, monitoraggio di sessioni, memorizzazione di informazioni su specifiche configurazioni riguardanti gli utenti che accedono al server, memorizzazione delle preferenze, ecc.

3. Cosa sono i cookie "tecnici"?

Sono i cookie che servono a effettuare la navigazione o a fornire un servizio richiesto dall'utente. Non vengono utilizzati per scopi ulteriori e sono normalmente installati direttamente dal titolare del sito web.

Senza il ricorso a tali cookie, alcune operazioni non potrebbero essere compiute o sarebbero più complesse e/o meno sicure, come ad esempio le attività di home banking (visualizzazione dell'estratto conto, bonifici, pagamento di bollette, ecc.), per le quali i cookie, che consentono di effettuare e mantenere l'identificazione dell'utente nell'ambito della sessione, risultano indispensabili.

5. Cosa sono i cookie "di profilazione"?

Sono i cookie utilizzati per tracciare la navigazione dell'utente in rete e creare profili sui suoi gusti, abitudini, scelte, ecc. Con questi cookie possono essere trasmessi al terminale dell'utente messaggi pubblicitari in linea con le preferenze già manifestate dallo stesso utente nella navigazione online.

6. È necessario il consenso dell'utente per l'installazione dei cookie sul suo terminale?

Dipende dalle finalità per le quali i cookie vengono usati e, quindi, se sono cookie "tecnici" o di "profilazione".Per l'installazione dei cookie tecnici non è richiesto il consenso degli utenti, mentre è necessario dare l'informativa (art. 13 del Codice privacy). 

Puoi utilizzare questa pagina per interagire con il sito www.forlidelsannio.net.

Se vuoi scrivere al webmaster utilizza questo indirizzo: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Se invece vuoi inviare file (foto, articoli, ricette, notizie e quello che ritieni opportuno), utilizza il modulo sottostante.

Prima di inviare i dati leggi le politiche in materia di privacy

 

 

 

Utilizza questo modulo per inviare messaggi o files da pubblicare all'amministratore del sito www.forlidelsannio.net

I campi con asterisco sono obbligatori

captcharefresh

 

Dichiari di aver letto il seguente avviso e acconsenti al trattamento dei tuoi dati personali con riferimento al Decreto Legislativo n. 196 del 30 Giugno 2003 denominato "Codice in materia di protezione dei dati personali". Ti informo che i tuoi dati personali, in quanto inscritti al mio servizio d'informazione, sono da me conservati e trattati conformemente ai principi di correttezza, liceità e trasparenza e di tutela della tua riservatezza e dei tuoi diritti. Il propretario del sito (Nicola Rotolo) è responsabile dei tuoi dati. Puoi chiedere la cancellazione dei tuoi dati inviando una richiesta con oggetto "cancella i miei dati" dalla pagina SCRIVIMI nel menù in alto.

San Biagio, Patrono di Forlì del Sannio, lo si venera tanto in Oriente quanto in Occidente, e per la sua festa è diffuso il rito della “benedizione della gola”, fatta poggiandovi due candele incrociate (oppure con l’unzione, mediante olio benedetto), sempre invocando la sua intercessione.
L’atto si collega a una tradizione secondo cui il vescovo Biagio avrebbe prodigiosamente liberato un bambino da una spina o lisca conficcata nella sua gola.


Patronato: malattie della gola

Etimologia: Biagio = bleso, balbuziente, dal latino

Emblema: Bastone pastorale, Candela, Palma, Pettine per lana

Venerazione: 3 febbraio, Chiesa Parrocchiale


Vescovo, dunque. Governava, si ritiene, la comunità di Sebaste d’Armenia quando nell’Impero romano si concede la libertà di culto ai cristiani: nel 313, sotto Costantino e Licinio, entrambi “Augusti”, cioè imperatori (e pure cognati: Licinio ha sposato una sorella di Costantino). Licinio governa l’Oriente, e perciò ha tra i suoi sudditi anche Biagio. Il quale però muore martire intorno all’anno 316, ossia dopo la fine delle persecuzioni. Perché? Non c’è modo di far luce. Il fatto sembra dovuto al dissidio scoppiato tra i due imperatori-cognati nel 314, e proseguito con brevi tregue e nuove lotte fino al 325, quando Costantino farà strangolare Licinio a Tessalonica (Salonicco). Il conflitto provoca in Oriente anche qualche persecuzione locale – forse ad opera di governatori troppo zelanti, come scrive lo storico Eusebio di Cesarea nello stesso IV secolo – con distruzioni di chiese, condanne dei cristiani ai lavori forzati, uccisioni di vescovi, tra cui Basilio di Amasea, nella regione del Mar Nero. Per Biagio i racconti tradizionali, seguendo modelli frequenti in queste opere, che vogliono soprattutto stimolare la pietà e la devozione dei cristiani, sono ricchi di vicende prodigiose, ma allo stesso tempo incontrollabili. Il corpo di Biagio è stato deposto nella sua cattedrale di Sebaste; ma nel 732 una parte dei resti mortali viene imbarcata da alcuni cristiani armeni alla volta di Roma. Una improvvisa tempesta tronca però il loro viaggio a Maratea (Potenza): e qui i fedeli accolgono le reliquie del santo in una chiesetta, che poi diventerà l’attuale basilica, sull’altura detta ora Monte San Biagio, sulla cui vetta fu eretta nel 1963 la grande statua del Redentore, alta 21 metri. Numerosi altri luoghi nel nostro Paese sono intitolati a lui, oltre la Chiesa Parrocchiale di Forlì del Sannio: San Biagio della Cima (Imperia), San Biagio di Callalta (Treviso), San Biagio Platani (Agrigento), San Biagio Saracinisco (Frosinone) e San Biase (Chieti). Ma poi lo troviamo anche in Francia, in Spagna, in Svizzera e nelle Americhe... Ne ha fatta tanta di strada, il vescovo armeno della cui vita sappiamo così poco.
Autore: Domenico Agasso
Fonte: Famiglia Cristiana